religione

Una vita con Cristo 

Antonio Tarallo
Pubblicato il 23-08-2023

Santa Rosa da Lima

Rosa da Lima, un nome, un semplice nome ed è subito profumo di santità. Rosa come le rose che fioriscono nel campo. E il suo campo è stato la carità. Una biografia, la sua, che ha dei richiami francescani che, di solito, vengono - giustamente - sottolineati nella biografia dell’altra Rosa santa, Rosa di Viterbo. Eppure delle “affinità” ci sono e non sono poche: come Francesco d’Assisi, Rosa da Lima cresce in un’importante famiglia della sua città, Lima, capitale dell'allora ricco Perù, il 20 aprile 1586. Era la decima di tredici figli. Il suo nome di battesimo, Isabella. I fasti, le ricche feste, i grandi arredi del palazzo dei Flores- Oliva - il padre si chiamava Gaspare Flores, gentiluomo della Compagnia degli Archibugi e la madre donna Maria de Oliva - hanno delineato la sua fanciullezza. Così come San Francesco d’Assisi che nella sua tenera età difficilmente poteva immaginare di spogliarsi poi di tutto.

A 20 anni, dopo aver letto la biografia di Santa Caterina da Siena, la prende come modello di vita, e come la santa domenicana anche Rosa ebbe intense esperienze mistiche. Comprende che per pregare Dio ha bisogno di solitudine, di pace e di silenzio e così si ritira definitivamente dalla vita per sposare la solitudine, l’eremitaggio. Una piacevole coincidenza: venti anni ha Rosa quando decide di ritirarsi definitivamente dalla vita, di essere soltanto del Signore; e, all’incirca quando ha vent’anni - per la precisione ventiquattro - Francesco d’Asissi vive l’esperienza mistica, fondamentale per la sua esistenza, del Crocifisso di San Damiano.

Ciò che colpisce di più, leggendo la biografia della santa peruviana, è la sua attenzione alla preghiera, intesa sempre, profonda. Era insieme al Signore, in ogni momento. Ed è proprio in merito a questo atteggiamento che vengono in mente le parole del Celano riservate al Padre Serafico Francesco: “Un uomo fatto preghiera”. Il Celano aveva ben in mente il corpo orante di Francesco. E, dalle diverse biografie che ci sono pervenute di Santa Rosa, sappiamo che la santa era solita sostare in preghiera, in ginocchio, con il capo rivolto alla terra, per diverse, innumerevoli ore.

L’invito che ci rivolge nel nostro oggi Santa Rosa da Lima, forse, è proprio questo: riscoprire il valore della preghiera orante. Conntemplativa. Nel mondo si va sempre troppo di fretta. Eppure non è poi così difficile essere accanto al Signore, almeno un attimo, almeno un istante.

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